La biodinamica è una pratica di coltivazione detta biologica, ecologica (sia che si parli d’agricoltura che di giardinaggio). Se non ne avete mai sentito parlare, sappiate che in questo tipo di agricoltura si utilizzano solo dei «mezzi di lotta» naturali.

Cominciamo dunque a comprendere l’etimologia del termine «biodinamica». Nasce dalle parole greche bios e dynamise che significano «vita» e «forza». La coltivazione biodinamica dunque, è una pratica che utilizza le forze della Vita. Secondo il dizionario francese Le Petit Robert, «dinamica» significa anche: «Che considera le cose secondo il loro movimento, il loro divenire». Una definizione che si presta molto bene alla biodinamica, in quanto cerchiamo sempre di adeguarci alla costante evoluzione della vita.

L’importante è continuare ad ascoltare la pianta e seguirne lo sviluppo nel suo ambiente, così d’accompagnarla in modo naturale, riducendo al minimo il numero degli interventi di cui può aver bisogno una pianta coltivata.

PRINCIPI DI BIODINAMICA

Due sono gli strumenti fondamentali in biodinamica: le preparazioni e il calendario biodinamico. Le preparazioni sono dei composti di elementi specifici di origine minerale, vegetale e/o animale. Utilizzati in diluizione, sono un vero e proprio balsamo omeopatico per il suolo e le coltivazioni. Il calendario invece, ci rivela un’enorme quantità d’informazioni ci carattere astronomico sui diversi ritmi lunari, le posizioni dei pianeti, ecc.

 foto di un nostro vigneto di Pinot Gris

ALCUNE NOZIONI TRATTE DAL CALENDARIO BIODINAMICO

La Luna, il nostro satellite, esercita una grande forza d’attrazione sull’acqua della Terra (basti pensare alle maree…). La vegetazione contiene una notevole quantità d’acqua e durante il plenilunio questa forza favorisce la germinazione, la crescita e l’assorbimento dell’acqua. Di conseguenza, è preferibile seminare due giorni prima del plenilunio.
Se osserviamo attentamente il punto in cui la Luna sorge e tramonta, ci rendiamo conto che la sua traiettoria non è sempre uguale.
Infatti, in poco meno di 14 giorni, vediamo che la distanza tra il punto in cui sorge e quello in cui tramonta aumenta gradualmente, perché l’arco che la Luna descrive nel cielo è sempre più ampio. Questa fase lunare viene definita ascendente o Luna crescente, perché giorno dopo giorno è sempre più alta in cielo. Si dice invece calante o discendente quando questa traiettoria diminuisce. Durante la fase ascendente, nelle piante circola una maggiore quantità di linfa.

L’energia viene concentrata nella parte «aerea» della pianta come durante la primavera e l’estate. Al contrario, durante la fase di Luna calante, l’energia si concentra nella parte radicale della pianta, come durante l’autunno e l’inverno. Il periodo ideale per la raccolta di frutti, fiori e foglie è quello che coincide con la Luna crescente, nel lor momento di massima vitalità e capacità di conservazione. Gli ortaggi a radice (carote, barbabietole, cipolle, ecc.), vanno raccolti preferibilmente con la Luna calante. Questo è anche il periodo più favorevole per trapianti e rinvasi, perché favorisce lo sviluppo radicale.

Infine, esiste un tempo lunare detto: mese siderale. Ogni mese la Luna ruota attorno alla Terra, passando davanti alle dodici costellazioni dello zodiaco, come fa il Sole nell’arco dell’anno. Il mese siderale è dunque il tempo impiegato dalla Luna per compiere due passaggi davanti alla stessa costellazione (da cui deriva la definizione di siderale, dal latino sideris, ovvero riferito alle stelle). Le dodici costellazioni dello zodiaco possono essere suddivise secondo quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco. Se per esempio, la Luna si trova a passare davanti a una costellazione d’aria, trasmette alla Terra le forze relative all’elemento aria. Grazie ai numerosi studi e osservazioni di Maria Thun, sappiamo come questi quattro elementi influiscano sulla vita della vegetazione. Durante il passaggio della Luna davanti a una costellazione di terra (Toro, Vergine, Capricorno), l’energia della pianta confluisce verso le radici. Nel caso di una costellazione d’acqua (Pesci, Cancro o Scorpione), l’energia si sposta verso il fusto e il fogliame. Quando invece si trova davanti a costellazioni d’aria (Acquario, Gemelli e Bilancia) l’energia viene trasmessa ai fiori. Infine, se la Luna passa davanti a una costellazione di fuoco (Ariete, Leone o Sagittario), stimolerà la crescita dei frutti.




foto di una delle nostre vigne durante l’inverno

Tutto ciò è molto bello, ma cosa si può fare concretamente? Ogni pianta che coltiviamo ha una parte (talvolta più di una) che noi destiniamo al consumo. Ad esempio, mangiamo le radici della carota, i frutti del fagiolo, i fiori dei broccoli e le foglie degli spinaci. Se si vuole trarre profitto dalle forze cosmiche per migliorare la qualità dei nostri ortaggi o di altre piante, l’ideale è lavorare il terreno, seminare, trapiantare, rinvasare, ecc., nei giorni corrispondenti alla parte della pianta che c’interessa. Ma come fare per sapere se la Luna si trova davanti a una costellazione dell’elemento terra per poter seminare i ravanelli? Basta comperare un calendario biodinamico che riporta tutte le fasi lunari, oltre ad altre innumerevoli informazioni, come le congiunzioni planetarie, le eclissi, ecc. Infatti, ci sono molti altri fattori che possono influenzare la crescita delle piante sia in maniera positiva che negativa.


Foto di un’ape su un fiore di tarassaco nel nostro vigneto

CHI ERA DEMETRA?

Secondo la mitologia greca, Demetra era la dea della fertilità, che proteggeva la germinazione e soprattutto la crescita del grano. Veniva anche considerata la dea della cosmogonia e l’esistenza di ogni fiore, frutto e forma di vita sulla Terra era attribuita a Demetra e ai suoi poteri.
Sovescio e fiori seminati nelle nostre vigne. Nella foto una parcella di Sylvaner